Questa tesi di dottorato presenta nuovi processi per la fabbricazione di polimeri macroporosi e materiali compositi per mezzo di schiume stabilizzate da particelle ed emulsioni Pickering, ed indaga sull'idoneità di questi polimeri porosi per sensori ed attuatori basati su ferroelectret. Questo processo di schiumatura sfrutta l'ottima resistenza al drenaggio e dispro- porzione di schiume ed emulsioni stabilizzate da particelle parzialmente bagnate. Schiume ed emulsioni, mescolate meccanicamente da sospensioni colloidali in cui le idrofobicità delle particelle sono state modificate affinché gli angoli di contatto formati a livello fluido-fluido fossero compresi nel range di 50 - 80°, non hanno mostrato alcun significativo aumento di dimensione nell'arco di più giorni, e hanno mantenuto sia la loro forma macroscopica che la microstruttura porosa, anche dopo la rimozione della componente liquida. E' stato quindi possibile consolidare tramite sinterizzazione le parti essiccate, creando polimeri macroporosi su misura, con porosità di 30 – 95 % e diametro medio dei pori compreso tra 10 - 400 μm. Inoltre, schiume stabilizzate da particelle hanno dimostrato di essere un metodo efficace per la produzione di materiali compositi macroporosi con distribizione controllata dello stato del materiale, ottenuta tramite sospensioni contenenti una miscela di particelle polimeriche e ceramiche. Poiché i polimeri sono processati in forma di particolato, questo metodo evita, per polimeri termoplastici, di produrre schiuma in liquido ed è specialmente valido per polimeri intrattabili ad alte temperature come PTFE e PEEK, che sebbene siano interessanti polimeri per i ferroelectrets, non sono facili da processare in strutture a porosità chiusa. Per questo motivo, i polimeri porosi prodotti per mezzo di schiume stabilizzate da particelle sono stati testati come potenziali materiali ferroelectret, attraverso lo studio della loro stabilità carica, polarizzazione, e risposta. piezoelettrica. Mentre i risultati sperimentali indicano che la formazione di dipoli semi-permanenti, essenziali per l'effetto piezoelettrico in questi materiali, è possibile, la rigidezza e fragilità di questi polimeri macroporosi non li rende adatti per essere dei sensori flessibili. Future ottimizzazioni delle dimensioni e forme dei pori potrebbe portare a migliori materiali ferroelectret. Anche se i materiali macroporosi qui riportati non possono essere l'ideale per i ferroelectret nel loro stato attuale, questo lavoro ha mostrato come polimeri a bassa densità a celle chiuse possono essere prodotti a partire da polimeri intrattabili, ed ha dimostrato la capacità di creare una vasta gamma di interessanti polimeri porosi e materiali compositi.